RICKY-
02/10/200? - Ho riflettuto a lungo su quella sera... in pratica
un anno intero; oggi, a 12 mesi di distanza, ancor sento il calore
di quel concerto. L'adrenalina che scorre... la musica che potente
e
penetrante mi avvolge. Sento l'emozione per la lunga attesa.
L'emozione che accompagna il calar della notte quando sopraggiunge
la consapevolezza che di li a poco sarebbero apparsi sul palco
i POLICE!...
Io, a differenza di molti dei 65 mila giovanotti che si trovavano
al Delle Alpi, conosco (bene) i Police solo da una decina d'anni...
ma vi assicuro che l'emozione è stata ugualmente potentissima...
e il fatto che dopo un anno ancora sento di aver assistito ad
un Evento Fenomenale ne è la conferma.
Grazie a Paolo e Lele per aver condiviso con me questo breve ma
intenso viaggio... vedere i Police con loro è stato ancora
più bello.
DAN
- Ero uno scricciolo di bambino che giocava con i soldalini Atlantic
nel tavolo di cucina. Una domenica qualsiasi di quel lontanissimo
'78. Alla TV il programma Discoring, che iniziò dicendo:
" Ecco la nuova rivelazione del punk-rock inglese (allora,
agli inizi, erano classificati in tal modo). Si chiamano Police,
capitanati dal loro cantante-bassista Sting e questa è
Roxanne".
Da allora tutto cambiò nella mia vita. Fu come il classicissimo
fulmine a ciel sereno!
Ho aspettato 30 lunghissimi anni prima di vederli tutti e tre
assieme. 30 anni di speranza celata ai più e profondamente
nascosta nella scansia del mio cuore, nei meandri ipotalamici
della mia mente.
Quando anche l'ultimo brandello di speranza andava a morire e
ormai lontano dalla mia città natale, mi perviene una mail
di Pablo che diceva: "Ci sono i Police a Torino...Tutti e
tre. Si va???".
Il resto, ovvero il mio stato d'animo nei momenti del concerto,
lo lascio alla vostra interpretazione...
RICKY
- Finalmente uno dei miei due sogni si è avverato... ed
in pieno!!!
Era appunto quello di vedere i Police. Straordinario, di nuovo
tutti e tre insieme. A me per un istante non è sembrato
vero.
E' da quando ho 13 anni che li ascolto, che li vedo attraverso
i video musicali, che mi guardo le videocassette consumate...
Insomma il mito il 2 Ottobre si è manifestato...
A cagare tutti quei critici con la puzza sotto il naso che hanno
insinuato che fossero solo tre vecchietti spompati con la voglia
di fare soldi. Bugiardi... Le soluzioni sono due: o non avete
visto il concerto e vi siete basati su intuizioni e racconti fantasiosi,
oppure la musica non e' il vostro campo...
Gli amici Polizziotti per 2 ore buone (considerando che non sono
più dei ragazzini) hanno sbattuto in faccia a tutto il
mondo la loro ulteriore evoluzione e delle loro straordinarie
e magiche canzoni.
Non mi va di fare un analisi tecnica di ognuno di loro, ma di
cercare di comunicare quello che ho sentito e visto.
Con "Messagge in a bottle" tutto mi è sembrato
non reale. Pazzesco... Erano loro, le loro movenze, i loro colori,
il loro tiro pazzesco. Si, un tiro micidiale. Copeland indemoniato!
Sting implacabile musicista con quella sua divina voce che dal
vivo è ancora più celestiale, e Summers sempre lì
tra quel basso e quei groove ad incastrare riffettinni indemoniati
e suoni.
Litigheranno anche ma diciamo che mentre suonano fanno la pace.
Anche "Every breath you take" che quando la passano
alla radio non riesco più ad ascoltarla da quanto ormai
è sulla bocca di tutti mi ha mandato al settimo cielo.
Incredibile è avvenuto un miracolo... Il sogno è
diventato realtà!
Ciao a tutti i 65.000!
ELISABETTA
- Il concerto è stato perfetto, sicuramente è stata
una cosa che almeno una volta nella vita dovevo fare (ero troppo
giovane per vederli quando vennero nell'84).
E' stata una grandissima emozione, però non mi è
piaciuto molto l'inizio con Message in a bottle, avrei preferito
qualcosa di più sottotono per poi arrivare ai pezzi più
attesi.
Bellissima Wrapped around your finger; molto bella l'atmosfera
e l'arrangiamento. Poi mi ha emozionato molto Invisible Sun con
le foto dei bambini.
Qualche critica però ce l'ho, soprattutto su come alcune
canzoni che in origine erano più toste, siano state trasformate
per renderle più "stingose". Insomma, mi aspettavo
che almeno i pezzi vecchi fossero riproposti in maniera più
rock.
ELENA
- La prima musicassetta che ho comprato è stata Gost in
the Machine! Ma all'epoca ero troppo piccola per avere l'opportunità
di vedere un loro concerto. In seguito ho sempre sperato che si
riunissero ma ormai ero convinta che non li avrei mai visti insieme
dal vivo. Invece quando anno scorso si è parlato di una
riunione e di un tour mondiale ho seguito passo passo la situazione
finchè non hanno comunicato una data italiana. Ho subito
acquistato i biglietti come regalo per il mio 39° compleanno
ed ho atteso ottobre. La mattina del 2 abbiamo lasciato in bimbi
a scuola e li abbiamo affidati a mia madre arrivata dalla toscana
per l'occasione. Io e Sergio siamo partiti in treno da Termini
con lui che mi diceva di sentirsi vecchio per un concerto di quel
tipo. Mano a mano che il treno si dirigeva verso Milano hanno
cominciato a salire 40-50enni muniti di zainetto che sicuramente
avevano la nostra stessa meta. Arrivati a Torino abbiamo lasciato
il superfluo in albergo e ci siamo diretti allo stadio. Abituata
ai concerti anni '80 dove gli addetti alla sicurezza dello stadio
ti toglievano anche le lattine dallo zaino, non ho portato la
macchina fotografica, nè la telecamera. Invece qui si poteva
portare qualsiasi cosa per cui mi sono amaramente pentita della
scelta. Il concerto è stato un tuffo nel passato! Loro
sono stati trascinanti ed il fantastico pubblico li ha seguiti
degnamente. L'esperienza musicale che i 3 hanno maturato negli
anni ha aggiunto una marcia in più alle collaudatissime
canzoni. Che dire ... un sogno realizzato!
GIO
& MARA - Il Concerto è
stato strepitoso, al di sopra di ogni aspettativa, dire che è
stata una notte memorabile sarebbe alquanto riduttivo! Penso che
il live di martedì rimarrà indelebile nella mente
e nel cuore dei fans (come me) che da anni aspettava questo evento.
Molti dei presenti infatti avevano già sentito alcune delle
canzoni dei "Poliziotti" ascoltando i vari boutlegs
o nelle versioni live che Sting ci aveva regalato durante i suoi
tour da solista, ma sentirle direttamente originali e pure da
trio al completo è stato semplicemente stratosferico.
Imponente la cornice di pubblico che è subito esplosa al
primo accordo di Message in a Bottle, canzone con il quale è
stato aperto il concerto e via giu una dietro l'altra tutte le
hit che negli anni reso celebri i Policemen, in due ore filate
di musica sparata fuori a volumi impressionanti e accompagnata
e cantata dai 70.000 presenti al concerto.
Un plauso va all'organizzazione/security allestita per l'evento
in pochi minuti siamo entrati ed usciti nonostante la massa di
gente.
Un "chicca" è stata il mitico Rockerbus un servizio
privato di bus (del quale abbiamo usufruito) che partono dalle
principali città italiane facendo tappe nei capoluoghi
di provincia per far salire i "rockettari" diretti al
concerto; ti siedi comodo al tuo posto, mangi qualcosa e chiaccherando
o dormendo arrivi allo stadio e poi a casa senza tanti stress....Raccomandato!!!
Se pensate che dopo il concerto l'alternativa era quella di mettersi
in macchina e farsi ore di coda da Torino a Padova oppure aspettare
il primo treno della mattina, direi che è un servizio che
consiglio a tutti per i prossimi concerti.
L'unica pecca, ma questo è un mio personalissimo parere,
sono stati i gruppi spalla...La Notte della Taranta - gruppo folk
Pugliese con il quale Stewart Copeland ha collaborato e la rock
band inglese dei Fiction Plane capitanata da un certo Joe Sumner
(figlio di Sting). Nella mia visione ed esperienza di concerti
i gruppi spalla hanno la funzione di scaldare il pubblico, di
fare da antipasto...secondo me il gruppo folk italiano forse era
più adatto per una data al sud Italia mentre per la band
inglese (bravetti, ma niente di più) il mio spietato giudizio
è...raccomandati!
MARCO74
- Fino ai 16 anni non avevo neanche lo stereo a casa, non sapevo
cosa fosse un basso, ero completamente disinteressato alla musica
(ascoltavo Sanremo convinto che la musica fosse quella!). Poi
un giorno di maggio mi capita fra le mani Ghost in the machine...
Dopo una settimana avevo il mio primo basso fra le mani e da allora
non ho più smesso.
Ancora oggi la musica è la mia prima passione e tutto questo
grazie ai police. Per 15 anni ho sognato di vedere almeno una
volta i Police dal vivo, pensando con invidia a quanti per motivi
anagrafici avevano potuto goderseli negli anni 80. Il momento
in cui Andy ha intonato il riff di Message in a bottle la sera
del 2 ottobre al Delle Alpi (tra l'altro sono juventino, doppia
emozione!) sono rimasto pietrificato dall'emozione, realmente
commosso per l'immenso regalo che tre signori inglesi mi stavano
facendo, forse neanche sapendolo... Dopo il primo minuto di "sconforto"
la gioia ha preso il sopravvento e a quel momento ho cantato dall'inizio
alla fine tutte, dico tutte, le canzoni proposte, ognuna riportandomi
alle centinaia di serate d'inverno passate nel buio del salotto
di casa durante il "coprifuoco" paterno, la sera dopo
cena, agganciato ad un paio di cuffie ascoltando dall'inizio alla
fine anche due volte di seguito gli lp di Sting e soci su vinile,
che ancora oggi conservo gelosamente.
Chi è stato a Torino il 2 ottobre sa cosa voglio dire se
parlo degli sguardi che ci si scambiava, anche tra sconosciuti,
durante il concerto, riconoscendo negli occhi dell'altro la stessa
storia e la stessa emozione.
Quella sera si respirava amore, quello che i tre ci hanno regalato
per due ore, e quello che è stato regalato loro moltiplicato
per 65000, per tutta la vita.
Grazie...
LAURA
- Io non mi sono ancora ripresa del tutto dal concerto, la mia
mente ritorna spesso a quella memorabile serata del 2 ottobre
ed ogni volta che ci penso mi assale anche una strana nostalgia,
perche' vorrei che ci fosse un 2 ottobre ogni mese.
E così io e la mia bambina di 7 anni indossiamo le nostre
magliette con MESSAGE IN A BOTTLE stampata e la cantiamo a squarciagola,
naturalmente insieme al nostro gattone Stewart...
STEFANIA
- Appena usciti i biglietti per il concerto dei Police l'ho comperato
immediatamente. L'unico mio rammarico è che ho ascoltato
il consiglio chi mi ha detto di non prendere il biglietto "prato".
E' stata l'unica volta che ero così lontana, di solito
la distanza fra me e il palco è circa 2 metri.
Il viaggio per Torino è stato massacrante. Sono partita
alle 9.30 da Anzola dell'Emilia e sono tornata alle ore 04,45
del giorno 3 stanca ma felice. Era dal 1982 che li stavo aspettando.
Mi sono presentata al concerto con il mio giubbotto di jeans senza
maniche con le pins acquistate tra il 1980 e il 1981 ed ho urlato
e cantato per tutto il concerto. E' stato il coronamento di un
sogno. Spero sia vero che non è finita; io ripartirei pure
domani, anche se ho impiegato diversi giorni a rimettermi dal
punto di vista fisico.
Sting l'ho sempre seguito, Stewart e Andy non tanto, e ho avuto
la conferma che Stewart è veramente il miglior batterista/percussionista
al mondo. C'è chi ha detto che non sembrava andassero d'accordo.
A me non è sembrato affatto, anzi ho trovato Andy quasi
spiritoso, Sting sembra che ogni anno ringiovanisca.
La cosa pazzesca è che quando sono tornata in molti mi
hanno detto: "Se me lo dicevi venivo con te". E' sempre
così, a me non interessa la compagnia, quella la si trova
al concerto!
TIZIANA
- 1979: Eeavamo piccoletti. Io avevo 12 anni, Roberto 9, Daniele
7 e Giorgio 5;
giocavamo spesso assieme e io e Roberto eravamo i "capi".
Non c'era da discutere, si doveva ascoltare sempre e solo "Message
in a bottle".
Gennaio 2007: mi tremano le gambe, girano certe voci che mi fanno
venire le lacrime agli occhi. Incrocio le dita.
16 aprile 2007: non ci credo, ho appena acquistato i biglietti
per il concerto dei POLICE, quello che spero è di non svegliarmi
per rendermi conto che è solo un sogno...
2 ottobre 2007: ore 8.30, partiamo. Io, mio fratello Daniele e
i nostri cugini Roberto e Giorgio. A noi si uniscono Monica e
Mauro. Abbiamo preso una monovolume in affitto, vogliamo passare
tutto il giorno insieme, vogliamo goderci questa giornata memorabile
secondo dopo secondo fin dal mattino. Sui finestrini ho appeso
delle foto dei Police. Tutti devono sapere dove stiamo andando.
Ore 21.25: la batteria, la batteria di Stewart, la batteria dei
Police.
Ore 21.35: E' TUTTO VERO. Escono i nostri idoli, suonano la nostra
musica.
Realizzano il nostro sogno Sting, Stewart e Andy sono qui con
noi e per noi. Ci fanno vivere
una notte magica. Io non sono più io: suono la batteria,
la chitarra, il basso, canto, ballo, urlo, salto...
E' stato il concerto più bello che io abbia mai visto,
se ci sono stati difetti io non li ho ne visti ne sentiti. Volevo
che tutto fosse perfetto e così per me è stato...
FAUSTO
- Ebbene si', posso dire di averli visti, tutti e tre insieme,
per la prima volta, li' a 30 metri di distanza.
Dopo aver trascorso una vita di speranze, dopo aver comprato,
letto e ascoltato di tutto sulla loro musica, la loro vita, sembra
quasi superfluo dire "aspettavo quel momento da 25 anni".
Ebbene si, 25 anni o forse più, anzi sicuramente di più.
Tre "potent egos",
come li hanno definiti, fonte di un' energia talmente intensa
da riempirti l' anima: il ritmo di Stewart, la voce di Sting,
i suoni di Andy.
La sua chitarra mi apre la mente, le note che escono da "Walking
on the moon" o da "When the World is running down"
mi portano al di la' delle nuvole, oltre l' orizzonte.
Lunedi' 1 Ottobre 2007. Mi sento
un bimbo che aspetta Babbo Natale per la prima volta.
Dormo male di notte, sono agitato, mi tocca prendere un calmante.
Martedi' 2 ottobre 2007, ore 21,30 circa. Entrano sul palco. Io
sono nello stadio da 5 ore.
Andy tocca la chitarra suonando le prime note di Message in a
Bottle (la mia preferita) e io quasi svengo, quasi me la faccio
addosso.
Stewart , a parte il fisico, hai dei "vecchi" tempi
le stesse movenze, le stesse smorfie, lo stesso sorriso di sempre,
gli stessi accenti sul charleston, le stesse "acciaccature"
sul rullante, lo stesso modo di battere sui "crash".
Ruota la bacchetta sulla mano sinistra come nel concerto di Synchronicity
ad Atlanta nell' 83 (durante le stesse canzoni, Hole in my life
e Invisible Sun).
Vedi Sting insieme a loro e ti domandi 2000 volte perche' e' passato
tutto questo tempo.
Vedi Sting insieme a loro e dici a te stesso che tutto quel tempo
non e' passato.
Non ho chissà quali parole per descrivere le emozioni che
ho provato e che provo da oltre 25 anni. Penso di non essere in
grado di trascriverle in modo che gli altri le possano comprendere
nella loro vera intensità. Non è così frequente
viverle così come le ho vissute.
Per questo sono e saranno per sempre un tesoro nel mio cuore,
nella mia mente, nella mia anima.
Ebbene si', ho realizzato un
sogno, che fino a pochi mesi fa non credevo nemmeno lontanamente
potesse avverarsi, e voglio dirlo a tutti.
Grazie Sting, Andy, Stewart,
per quello che siete e che mi avete dato. Spero davvero che questo
sogno continui. Di sicuro, senza di voi, non avrei potuto vivere
tutto questo.
"the other ones are completeley bullsh..."
GIAPS
72 - Quanto ho pianto!
Così si esprimeva un omone incontrato in un autogrill sulla
strada del ritorno da Torino verso la Valcamonica la notte del
3 ottobre scorso dopo il concerto della mia vita. Eh, sì
anchio non sono riuscito a trattenermi!
Durante il concerto spesso mi assentavo e mi ritornavano in mente
tutti i pomeriggi di ventanni fa (anche qualcosa in più)
ad ascoltare i MIEI Police, a ritagliare articoli, a leggere libri,
ad imparare a memoria i testi e a sognare. A sognare di vederli
almeno una volta in concerto, speranza vana!
Quando ho cominciato ad ascoltare la musica dei Nostri (nel 1985
dopo luscita di The dream of the blue turtles
di Sting), la separazione era da poco avvenuta. Mi sono accontentato
di vederli separatamente (una volta ciascuno Stewart e Andy, quattro
volte Sting, lultima delle quali al teatro Arcimboldi di
Milano con Edin Karamazov) tanto sapevo che era impossibile realizzare
il mio sogno. Ma eccomi invece a scrivere delle emozioni provate
quella mitica sera. Solo ora riesco a scrivere qualcosa del 2
ottobre scorso
Ero già stato allo stadio
delle Alpi per una partita di calcio ma niente a che vedere con
le sensazioni vissute arrivati in loco. Mi hanno emozionato di
più i pezzi movimentati, magari meno conosciuti
al grande pubblico (When the world
, Hole in my life, Truth
hits everybody, Next to you
) ma come fare una classifica?
Laffetto che mi lega a quelle sonorità va al di là
della musica, è una relazione quasi spirituale col passato
che mi accompagna ancora oggi.
Se sono stati i soldi a convincerli a rimettersi insieme dopo
tanti anni, beh ringrazio leventuale avidità dei
tre policemen!!!
Solo un neo in tutto questo:
ero troppo distante! Avrei barattato il mio biglietto costato
quasi 100 € con uno qualsiasi sul prato. Ma che dico! Ne
avrei aggiunto altri 100 o più
Ma tantè,
le emozioni erano a 1000 comunque e forse avrei rischiato linfarto
a 35 anni per leccitazione. Alla prossima!? Ormai abbiamo
imparato che sperare non costa nulla, a volte anche i sogni apparentemente
irrealizzabili si avverano
ANTONIO
- Mi chiamo Antonio, ho 39 anni ed abito a Vibo Valentia.
La prima canzone dei Police che ho ascoltato è stata "Walking
on the moon"; era l'estate del 1980, mi trovavo nella discoteca
di un villaggio turistico.
Anche se avevo solo 12 anni fu amore al primo ascolto! L'anno
seguente, grazie ad un cugino che aveva l'intera discografia,
conobbi meglio questo gruppo; a 13 anni ero già un irriducibile
fan dei Police! A Natale del 1982 chiesi a mia madre come regalo
"Ghost in the machine", nel 1983 avevo già tutti
gli lp. Ho acquistato "Synchronicity" il primo giorno
che fu pubblicato in Italia e considero questo straordinario disco
un vero capolavoro della musica pop-rock. Nel 1984, quando i Police
vennero in Italia per l'ultima volta (mi riferisco alle due famose
serate a Roma al Palaeur), volevo assolutamente andare a vederli,
ma purtroppo alla fine non andai; avevo solo 15 anni e dovevo
partire da Vibo!
In questi 23 anni dal loro ultimo concerto italiano ho collezionato
tutti i cd, le rarità, i libri, le videocassette, i dvd,
ho seguito le carriere soliste, in particolare di Sting, che ho
visto due volte in concerto e di cui ho l'intera discografia,
ma mi restava un sogno... vederli dal vivo. Ormai non ci speravo
più.
Il 17 aprile ho fatto acquistare il biglietto a Milano, zona prato...
questa volta il concerto non era a Roma, era più lontano
per me che vivo ancora a Vibo, però... non avevo più
15 anni! Sono arrivato allo stadio di Torino alle 17,30, insieme
ad un amico milanese. Alle 18,00 ero all'interno dello stadio,
mi sono sistemato a circa 25 metri dal palco, al centro.
Ho guardato in alto, il cielo azzurro senza nuvole, lo stadio
strapieno di persone. Si sono spente le luci, i Police sono comparsi...
è partita "Message in a bottle"... e poi tutte
le altre... il sogno si è realizzato!
Per me è stato uno spettacolo fantastico, sono stati di
una bravura incredibile, di gran lunga il più bel concerto
che ho mai visto. E' andato tutto come avevo sempre sperato. Quando
è terminato ho visto intorno a me solo facce emozionate,
ancora incredule per quanto vissuto.
Grazie Sting che alla fine ti sei convinto... e grazie Police,
mi avete regalato un giorno indimenticabile...
STEFANO
- Mah, che dire... Ho 39 anni, mi sono interessato alla musica
ascoltando Outlandos D'Amour e Reggatta de Blanc. Ho consumato
i loro dischi di vinile, ho preso i cd, i dvd, i vhs, Message
in a box..... un mio collega di lavoro mi ha chiesto: "Allora,
com'è andato il concerto ?". Gli ho risposto: "Dio
esiste, e il 2 Ottobre ho visto la Trinità"... Come
si fa a spiegare l'emozione ? Bisogna provarla.... al di là
di alcune recensioni lette sui giornali (critiche ad Andy ed a
Stewart), resta l'evento, unico nel suo genere e memorabile. W
i Police !
GR1
- Questa recensione e' dedicata a Roberta.
Anche lei ha lasciato una recensione in questa parte del sito
e in quel lontano 30 Gennaio 1984 era a Roma a vedere i Police
Sappi Roberta che il giorno dopo di quel medesimo lontano 1984
anche io ero al Palaeur di Roma e sgranavo gli occhi davanti a
chi con la loro musica, ha accompagnato la mia adolescenza.
Allora tredicenne ho visto Stewart Copeland che picchiava la batteria
con molte piu braccia di quante il buon Dio ne ha fornite lui
Andy Summers ci incantò davvero con le sue note ora taglienti
ora tremule
e poi Sting vestito di rosso fuoco che saltava
come un ossesso
Fu magnifico!
Come chi era a quel concerto avevo perso oramai le speranze di
poterli rivedere
In questi lunghissimi 23 anni ho sentito
di reunion solo per occasionali eventi
con convinzione mai
si era parlato di un nuovo disco o addirittura di un tour.
E invece eccoli, 2 Ottobre 2007,
Torino. Io sono di Roma ma vi giuro li avrei visti in qualunque
parte d'Europa se non avessero suonato in Italia, perchè
alla loro musica è legata a filo doppio tutta la mia era
adolescenziale.
Finito il concerto di Torino è come se si fosse definitivamente
spezzato quel sottilissimo filo che ancora mi legava, oramai 36enne,
all'età delle mie illusioni
Grazie Police per avermi ricondotto
indietro nel tempo
Solo una domanda, e ora? Che ci dobbiamo
aspettare????
Saluti a tutti
In particolare a Roberta che in quel 30 Gennaio
1984 a Roma c'era anche lei!!!
MICHELA
- Leggendo tutti questi racconti mi è venuta voglia di
scrivere e condividere questa grande emozione.
Il sogno comincia l'11 febbraio, quando al tg vedo un servizio
sui Grammy Awards 2007
e Sting irrompe sul palco con la fatidica frase "Ladies and
gentlemen we are The Police and we're back".
E' stato lì che mi sono detta: "Se vengono in Italia
ovunque sia ci andrò!"
Ho rivisto il video di quell'esibizione migliaia di volte.
Finalmente le date del tour europeo... ci sarà l'Italia?
Torino! Si!
Comprare i biglietti il primo giorno di vendita è stato
uno dei gesti più istintivi che abbia mai compiuto, io
che di solito ci penso mille volte prima di far qualcosa. Inoltre
si prospettava una lunga trasferta essendo io di Salerno e neppure
sapevo con chi ci sarei andata, ma questi erano dettagli.
I mesi sembravano non passare mai, i biglietti restavano al sicuro,
ogni tanto li tiravo fuori per rendermi conto che era proprio
vero, li avevo!
E ad ogni data del tour che passava cercavo i video ed immaginavo
come sarebbe stato esserci.
Finchè non è giunto il giorno dei giorni.
Sono in curva, arrivo alle 17, che invidia per i grandi temerari
che sono sotto il palco, "ma fa niente" mi dico, "l'importante
è esser qui!".
Poi tutto un crescendo di emozioni fino a quando si spengono le
luci... e là non so se piangere, ridere... e partono le
note magiche di Message in a bottle.
Le note scorrono veloci, troppo veloci, vorrei fermare questo
attimo!
Il resto della storia voi che c'eravate lo conoscete bene... e
resterà per sempre nelle nostre menti e nei cuori.
Solo un unico dispiacere, a cui ero già preparata conoscendo
a memoria la scaletta delle precedenti esibizioni, la mancanza
della splendida Bring on the night.
ROBERTA
- Sometimes dreams come true!!!! Questo in sintesi le mie impressioni
e le mie emozioni.
Non voglio dilungarmi su come hanno suonato, o come sono diventati
e quant'altro ancora.
Di commenti ne ho sentiti e letti molti e sinceramente non mi
interessano.
Sono partita da Roma alle 8.00 del fatidico giorno con sveglia
alle 4.15. Arrivo, albergo, giro piccolo per Torino e poi alle
16.00 allo stadio.
Fortunatamente sono riuscita ad entrare nel "recinto"
ed ero quasi in prima fila.
Non ero mai stata così in pole position ad un concerto
(e ne ho visti parecchi).
Ho atteso un loro concerto per 23 lunghi anni durante i quali
la loro musica mi ha sempre accompagnata nei momenti belli come
in quelli brutti. Infatti li vidi a Roma il 30 gennaio del 1984
ed allora mi accompagnò mio padre perchè non mi
avrebbero mandato da sola.
Ho capito che erano tornati quando dopo l'esibizione del figlio
di Sting ho visto sul palco la batteria di Stewart con scritto
The Police e le lacrime hanno cominciato a scorrermi sul viso.
Il mio fratellino (negli anni da me "rimbambito" con
la musica dei Police) mi ha semplicemente abbracciata senza dire
nulla, perchè in quel momento qualsiasi parola sarebbe
stata di troppo.
Poi quando si sono spente le luci e come per incanto sono saliti
sul palco intonando le note di Message in a Bottle, ecco che tutte
le mie emozioni si sono tramutate in un pianto infinito, così
grande e intenso da spaventarmi, perchè ho avuto paura
di non godermi quel concerto che aspettavo da tantissimi anni.
E' stato un pianto di gioia, ma anche malinconico, perchè
ho visto scorrere davanti a me la mia vita e la mia giovinezza,
quella giovinezza che sai che non tornerà più.
Ho rivissuto in quelle due ore i miei sogni, le mie speranze e
le mie emozioni che credevo ormai passate.
Per un momento mi sono sentita ancora quella ragazzina di 17 anni
che ballava e cantava in quel Palaeur in una fredda notte di gennaio,
quella ragazzina che sognava di conquistare il mondo e come colonna
sonora della sua vita la magica musica dei suoi idoli.
Alla fine stanca ma felice di aver potuto rivedere i miei idoli
ancora una volta e di aver potuto ancora sognare con gli occhi
e il cuore di un'adolescente.
Ecco per me i Police sono questo e mille altre cose ancora, ma
non vado oltre per non annoiarti.
MATTEO
- Io sono di Torino e la mattina del due ottobre è iniziata
come sempre, con la preparazione per andare a lavorare alle 7,30.
Il cuore però già andava a mille e mi dicevo: "Non
ci pensare, manca ancora tutto il giorno". Alle 13 ho lasciato
il lavoro (astutamente mi ero preso il permesso per il pomeriggio).
Ho 28 anni e aspetto i Police da quando ne avevo 4, mio fratello
e un suo amico mi hanno cresciuto coi Police e a 6 anni ho visto
Sting per la prima volta al Teatro Tenda di Milano, ma loro mai...
Non ho mai visto Stewart che con la batteria trascina il mio cuore
coi suoi ritmi, Andy mi fa perdere nelle sue armonie e la voce
di Sting mescola rabbia, energia e atmosfere romantiche.
Purtroppo non potevo recarmi allo stadio prima delle 19, perchè
dovevo andare con tre amici.. Anni di ascolto dei Police tutti
insieme, sognando, immaginando se mai li avessimo visti dal vivo...
studiando ogni battuta, nota...
Alle 19,20 finalmente ho fatto il mio ingresso al Delle Alpi:
"Stupendo, 65000 persone, stasera canteranno loro, i Police,
i miei idoli... Emi sentirò vivo forse come non mai".
Ci siamo posizionati a una 20 di metri dal palco, nel prato, incontrando
anche mio fratello che beato lui, era lì già da
un pò. Tutti insieme, tutti noi per i POLICE!
L'atmosfera era ancora un po'incredula, davvero sarebbero comparsi
Stewart, Andy e Sting su quel palco? Troppo tempo ad aspettarli,
e ormai non ci credevamo quasi più.
Alle 21,35 le prime note del mito, Message in a bottle. Mi perdo,
il mondo svanisce, ci siamo solo io e quel palco. Salto senza
mai fermarmi, urlo, a volte mi viene quasi da piangere, poi rido
e continuo a saltare. La musica è stupenda, ogni pezzo,
ogni istante, qualche canzone è un po variata, altre no,
ma il timbro è loro, sono loro, i POLICE!
Stewart e Sting sembrano quasi due ragazzi, Andy un pò
meno, ma viaggia sulla chitarra con la maestria di sempre, forse
anche di più.
Quando arriva Can't stand losing you impazzisco del tutto, lo
stadio intero che canta Regatta de blanc... Quante volte ho sognato
quersto momento, quante volte... Poi arriva la mia canzone, quella
che mi ha accompagnato sempre, SO LONELY, e coi miei amici ci
abbracciamo e saltiamo tutti insieme cantando a squarciagola!
Stpende tutte, anche Driven to tears, Walking on the moon, Hole
in my life, Synchronicity II.
A Next to you, so già che sta per finire, ma non mi perdo
una nota. Ora sono in silenzio, ammiro le ultime gesta dei Police.
Poi canto con tutto lo stadio HAPPY BIRTHDAY a Sting e con le
gambe stremate e senza voce abbandono lo stadio.
Tutti abbiamo nello sguardo un piccolo sogno realizzato, abbiamo
visto i Police e chissà per quanto tempo parleremo di quella
notte magica del 2 ottobre 2007.
Arrivo a casa, mando un sms alla mia ragazza, "è stato
uno dei giorni più belli della mia vita, buonanotte"!
PAOLO
- "Guarda il papà... incredibile!": Così,
riprendendomi con il telefonino (temo di ritrovarmi su Youtube),
Stefano, mio figlio 15enne si rivolgeva, tra l'incredulità
e lo sconcerto, al fratello Alessandro, 18enne.
Si, perché da padre 46enne che tiene il ruolo genitore/amico
ben distinto, mai mi sono trovato di fronte ai miei figli, nella
situazione di loro coetaneo, ballando come un ossesso e gridando
a squarciagola per tutto il concerto.
Del resto da Redecesio 1982, l'attesa è stata troppa per
riuscire (ma perché mai, poi?) a non scatenarsi; allora
come ora, ero con Cinzia (il mio amore nonché mamma dei
2 suddetti), la quale conoscendo la mia passione sfrenata per
i Police dagli anni di scuola, durante il concerto guardava sorridendo
compiaciuta i nostri figli entrambi grossi appassionati dei 3
rassicurandoli sulla mia sobrietà mentale. Sicuramente
è stata l'ora e tre quarti di spettacolo più bella
della mia vita!
GRANDISSIMI ED INEGUAGLIABILI!
Grazie.
Ora, auguriamoci solo che non passino altri 25 anni..
MAURIZIO
- Era il lontano 1977, avevo solo 11 anni, sentii per la prima
volta alla radio un gruppo chiamato The Police con un singolo
chiamato "Fall out" e non so perchè provai una
strana senzazione e pensai: mi piacciono questi rockettari.
E' da lì che piano piano iniziò la mia adorazione
per i tre angeli biondi... e crescendo non mi staccai piu'da loro!!!
Arrivarono in Italia per alcune date negli anni 80, però
non riuscii ad andarli a vedere.
L'attesa è stata estenuante, ci tenevo da morire a vederli
live e sono stato premiato.
Sono arrivato a Torino in mattinata ho visitato direi una gradevolissima
città ed avevo un'ansia per il concerto. Alle 21,35 appena
ho visto arrivare il Van Mercedes con i vetri oscurati avevo la
pelle d'oca.
Poi sono scesi loro, i tre poliziotti, più in forma che
mai. E' stata sicuramente la serata più bella della mia
vita. Il concerto... impeccabile!
EKIPS
- Commozione ed Energia! Queste son le prime parole che mi vengono
in mente ripensando a quel "dueottobreduemilasette"
divenuto già leggenda.
Prima di allora tante parole, piccole speranze, qualche delusione.
"E' ufficiale, verranno anche in Italia! - Si, ma è
soltanto una data! - Sono vecchi, forse è meglio ricordarli
per quel che erano un tempo! - Lo fanno solo per soldi! - Torino
è fredda! - Quello stadio è dispersivo!".
Ne ho sentite e ne abbiamo dette di tutti i colori. Molte chiacchiere,
ma poi... un solo distintivo. Quello dei Police!
Arrivata l'ora X allo stadio, assieme alle luci si spengono i
capricci, i piagnistei, i rancori per i troppi anni d'assenza...
e comincia a parlare la musica! La Loro musica! Quella che per
Noi non ha prezzo.
Mi son guardato attorno ed ho visto donne e uomini di tutte le
età estasiarsi e rallegrarsi come bimbi per quello a cui
stavano assistendo. Loro erano tre, noi 65.000, in tutto 65.003
persone che cantano e ballano insieme come se si conoscessero
da sempre. Una magia.
Ho un solo dispiacere, quello di non essere in grado di descrivere,
come meriterebbe, quel che ho visto ed ascoltato quella sera;
quindi mi trattengo.
Una cosa però la posso descrivere: l'atmosfera festosa
che ho respirato a Torino in quei giorni. Già alla partenza
da Roma si cominciava a sentire qualcuno fischiettare il ritornello
di "Message in a bottle", e così appena atterrati
in città; gente che chiedeva informazioni per raggiungere
lo stadio o per giungere in centro, gente dalla Puglia, gente
dalla Lombardia, gente da chissaddove!
Non ci si conosceva... ma ci si riconosceva! E se incrociavi qualcuno
con lo zaino sulle spalle, una cartina di Torino tra le mani e
lo sguardo sperduto e spensierato potevi star certo... quello
era un "uomo-Police".
E così il giorno seguente. Alla Mole, a Piazza Castello,
in Via Roma e in quell'ottimo ristorantino di Via Po'... Ovunque
potevi incontrare il popolo del Delle Alpi, che si distingueva
non tanto per le magliette ed i cappellini, quanto per quello
sguardo trasognato ed appagato, lo sguardo di chi sa di essere
speciale per aver preso parte a qualcosa di speciale, e quello
strano modo di camminare,
quasi stesse.. come dire.. passeggiando sulla luna!
SILVIO
- Più che un concerto lo definirei un "film"!
Ti svegli un giorno e dici ai tuoi io vado a vedere i Police!
Per chi come me li attendeva da 20 anni o giù di lì
realtà e fantasia si fondono insieme in un misto di emozioni
che ancora oggi non so definire.
I biglietti li avevamo comprati in aprile, quindi l'attesa è
stata lunga, ma quando ti trovi di fronte ai protagonisti di quel
sogno, i tre biondissimi, stenti a renderti conto se veramente
tutto ciò sia realtà oppure stai guardando un video
come quelli con i quali sei cresciuto.
Eravamo in tre io, Lorenzo e Gianpaolo. Io appassionato e cresciuto
a suon di reggae bianco e l'altro, Gianpaolo, batterista professionista
ammiratore sfegatato di Copland.
Siamo partiti da Grosseto, 4 ore di macchina per raggiungere Torino
e ripartenza la sera stessa per essere a casa la mattina seguente
ed andare a lavorare.
Mai viaggio sarebbe stato più piacevole di questo per noi!
Io non ho parole per descrivere l'emozione, sotto al palco mi
sembrava magica anche l'aria che respiravo! Forse sono esagerato,
ma era veramente così!
Spero di vederli ancora, come si mormora, il prossimo anno, con
un nuovo disco e altre date in Italia. Il sogno non finisce qui!
MAURO
- Ho 39 anni e con mia moglie Patrizia e mia sorella Giannella
siamo partiti da Sassari alla volta di Torino. Nave, treno, taxi,
albergo e poi Stadio Delle Alpi.
Un'attesa lunga lì sotto il palco, lo stadio si riempiva
ora dopo ora, Gruppo Taranta, FictionPlane, passano ancora minuti,
interminabili, ancora il sogno si faceva attendere, tutti in piedi,
mi accendo una sigaretta con l'ansia ormai che mi pervade, guardo
l'immenso pubblico.
All'improvviso le luci si spengono, ecco il sogno che si avvera,
dopo 25 anni, vedo Andy Summers poi Stewart Copeland, è
Message In A Bottle, entra anche Sting.
Il mito Police davanti ai miei (nostri) occhi a pochi metri che
suonano per noi, chi l'avrebbe mai detto o sperato?
Che concerto! Puro talento! Senza fiato fino a Next To You. Sting
bravo e carismatico, Stewart ritmo potente e fenomenale, Andy
chitarrista completo e strepitoso. Immortali. Grazie.
SERRE
- Sono nata con Synchronicity. Io arrivavo e i Police se ne andavano.
Per fortuna c'erano i miei fratelli che mi prestavano le cassette.
Per tutta la vita (esagero? Diciamo dai dieci anni in poi) ho
sognato un concerto dei Police, nello stesso modo in cui sognavo
di incontrare Kevin Costner o di abitare in Irlanda. Sono quei
sogni ai quali pensi ogni tanto, e sorridi della tua ingenuità.
Però ogni tanto ti fa piacere immaginarti lì, nel
bel mezzo del tuo mondo parallelo in cui tutto è possibile...
per esempio sentire un concerto dei Police a Dublino in compagnia
di Kevin Costner.
Ok, sto esagerando... direi che mi basta e mi avanza per i prossimi
vent'anni l'essere stata a Torino il 2 ottobre 2007. E anche l'essere
stata a Parigi il giorno prima, non perchè sia riuscita
a infiltrarmi anche nello Stade de France, ma per aver incrociato
Copeland per le vie di Parigi. Che sensazione strana, essere in
fibrillazione perchè si sta per realizzare un sogno...
e trovarsi davanti all'improvviso una piccola anticipazione.
La serata di Torino per me non è stata indimenticabile:
purtroppo, non so perchè, mi ha fatto l'effetto opposto.
Ero talmente emozionata, talmente incredula, talmente presa dall'assimilare
ogni nota e gustare ogni momento... che mi sembra di non averla
neanche vissuta. C'ero? Boh. Era davvero Sting quel biondino che
intravvedevo là in fondo? Ed era proprio il suo basso,
lo stesso che ogni tanto vado a cercare su google immagini per
rimirarlo un po', quello che sentivo cantare? Ho cantato anche
io "yooooooo" in Reggatta insieme al buon Gordon, insieme
ad altre 64.999 persone? Mi sgolavo, eppure non sentivo la mia
voce.
La sentivo solo quando, invano, tentavo di far partire un immenso
"Tanti auguri a te", che nella mia fantasia avrebbe
dovuto riempire lo stadio e commuovere il mio mito... ma evidentemente
la popolazione della tribuna ovest non era partecipe come speravo...
o forse (mi piace pensare) erano troppo immersi -e persi- anche
loro nel proprio sogno divenuto realtà.
GIOVANNI
- Laltra sera ero presente al concerto, lho visto
da sotto il palco in zona riservata. Bellissimo. Ho saltato e
ballato per quasi tutta la durata. Mi sono emozionato moltissimo,
per due ore sono stato felice come un bambino. Dopo aver aspettato
tanto finalmente li ho visti, sapevo che si sarebbero riuniti
prima o poi, non fosse altro che per
vil denaro.
Oggi ho quarantanni, allepoca acquistavo i dischi
dei Police contemporaneamente alla loro uscita, da Zenyatta in
poi. Ho imparato a suonare la chitarra elettrica sui riff di Summers
e ho avuto un gruppo di cover col quale suonavamo praticamente
tutti i pezzi di Outlandos e Regatta.
Lo spettacolo è stato allaltezza. Solo loro tre sul
palco, come ai vecchi tempi. Meraviglioso. Eppure loro non erano
più LORO. Musicalmente sono migliorati: i giri di basso
di Sting sono più completi, aperti con nuove armonie, ampio
uso delle ottave, il drumming di Copeland è meno nervoso,
più pacato e ricercato, le note di Summers sono più
sapienti, profonde, ora gli sono concessi ampi spazi per creare
musica e far riposare la voce di Sting, ancora acuta e stupenda.
Lesibizione non è stata una fotocopia sbiadita del
passato, per fortuna. I ritmi, però, sono più lenti,
le tonalità quasi sempre più basse, qualche arrangiamento
fin troppo abbondante
So lonely una quarta sotto (da do a sol) per me non è più
lei, Truth hits everybody così lenta non più lei,
la mitica Telecaster di Summers è quasi scomparsa
I miei Police erano giovani, asciutti, scattanti, ossigenati,
spocchiosi, saltavano come cavallette sul palco, le canzoni
erano veloci, acute, nervose, tutto era rapido, i soli di Summers
brevi o brevissimi, Copeland una furia, Sting un usignolo...
Ora sul palco Sting sorseggia tea come una vecchia zia inglese,
Summers, imbolsito, suona in camicia e a fine concerto si copre
con la giacchetta per non buscarsi un mal di schiena, Copeland
ha sostituito pantaloncini e nastro nero con braghe e guantini
bianchi da giocatore di golf
Non sono più i miei Police, sono cambiati, sono invecchiati,
il tempo passa, io non sono più quello che ero, sono invecchiato
e guardando loro mi guardo allo specchio
Tanta acqua è
passata sotto i ponti, esperienze, nuove e maggiori responsabilità.
Forse in quello stadio cercavo quello che sono stato ma non mi
sono ritrovato: credo anchio di essere migliore ora, come
lo sono loro. Almeno lo spero.
I miei Police non ci sono più: viva i Police.
GRETA
- CASPITA! Mi sono detta, leggendo le righe emozionate ed emozionanti
dei miei colleghi-fan, voglio scrivere anche io!!! Ho pensato:
devo farlo, devo farlo, perché la mia personale dichiarazione
damore ai grandi TRE BIONDI musicisti se non la paleso
mi rimane come un groppo in gola!
Innanzitutto grazie che ci sia un posto come questo dove poterlo
fare, anche se non verrà pubblicata, un grande fan devoto
avrà un momento di empatia con me, ricordando quell' agognato
2 OTTOBRE
(da leggere con sospiro
.).
Sono per ora la più piccolina che scrive, perché
ho appena compiuto 30 anni, con orgoglio sono nata nel 77
come i POLICE!!! Mio fratello Stefano, di 10 anni più grande,
mi faceva ascoltare la loro Spaziosa musica già in fasce,
si puodavvero dire che sono cresciuta a biberon e POLICE!!!!
Mentre rileggo certi passaggi mi viene ancor la pelle doca
brrrrrrr
che adolescenziali piacevoli emozioni che ci crescono dentro!
E non solo per me, e per i miei compagni d avventura, ma
scopro un mondo di fan poeti che hanno pianto, cantato, ballato,
guardato, gustato qualcosa che appare ancora modernissimo e attuale
nonostante siano passati 30 anni o più, solo la magia dellarte
vera puo rendere intramontabile e senza tempo qualcosa.
Già, perchè secondo me i POLICE sono stati in assoluto
il gruppo più innovativo della storia del rock. Ma non
lo dico da fan accanita, attenzione, la mia è una riflessione
pacata e pensata. Ma chi ci avrebbe pensato a mettere insieme
punk e reggae, ma vi pare che c azzecchino qualcosa questi
2 stili? Non solo l hanno fatto ma l hanno fatto benissimo,
con unoriginalità senza pari.
Copeland il miglior batterista al mondo, non solo bravo e virtuoso,
ma ci rendiamo conto che ha inventato un modo di
fare batteria? Che prima di lui nessuno usava quei tocchi etno-frenetici
e che dopo di lui potevano essere solo copie! Lo adoro, dei 3
è il mio preferito.Che invidia per il ragazzo che stringe
tra le mani la bacchetta di Copeland...
Sting è formidabile, ottimo basso e voce sempre + tagliente(anche
se in qualche vecchio acuto ha preferito non
addentrarsi!), e scusate da donna devo dire anche: che pezzo d
uomo! Concedetemelo!
Andy Summer una sorpresa, sempre stato un chitarrista raffinato
e limpido, ma al primo assolo ho guardato mio fratello con gli
occhi sgranati e gli ho detto: WOW! Meno male che si è
deciso! E GIU in brodo di giuggiole!
Emozione vissuta fino in fondo con mio marito Vito, all'attacco
di Message in a bottle ero cosi felice di essere lì
a condividere tanto gaudio! Con lui!
FLASH! I POLICE CI ACCECANO, splendono di luce propria! Si accendono
le luci e giù a suonare di brutto!
Wrapped around your finger... Enon ce la faccio, Copeland mi strega
con quei dischi magici, che è? Sono in Paradiso e non me
ne rendo conto?
E la mia preferita? Ne vogliamo parlare? Every little thing she
does is magic, magic , magic
..mi vien da saltellare sulla
sedia anche adesso!
Roxanne tutto in rouge, DOLCISSIMA e coinvolgente.
Splendidi infatti, devo dire, anche i giochi di luce abbinati
alle canzoni; raffinati quadri grafici sui maxi schermi, effetto
estetico di stile, vedo che non ne ha parlato nessuno, a me hanno
colpito anche quelli.
IN CONCLUSIONE: fa niente che ero anche io al terzo anello (e
concordo appieno che l acustica lì non era proprio
eccellente), fa niente se Sting & co. li vedevo grandi come
3 coriandolini
ma quando mi ricapita? Sono felicissima di
aver vissuto il 2 Ottobre e lo racconto a tutti!!!!!!!!!!!!!!!
PAOLA
- Mi chiamo Paola, ho 44 anni e ho vissuto un sogno che credevo
ormai irrealizzabile.
"IL" concerto, proprio così! Non saprei nemmeno
descrivere le emozioni che ho provato: mi sentivo come su una
nuvola magica, ero inebriata da quella musica che per anni ho
ascoltato, cantato, ballato...
Ma questa volta era diverso, questa volta "loro" erano
lì, in carne ed ossa e io potevo vedere le mani di Andy
scorrere sulle corde della sua chitarra, le vene del collo di
Sting ingrossarsi ad ogni suo acuto, ma il mio binocolo era puntato
quasi esclusivamente su di lui: Stewart, il mio mito. Che emozione
vedere le sue braccia agitarsi con quelle bacchette in mano! Ed
io ero lì, avvolta da quella nuvola, e ballavo, saltavo,
cantavo, urlavo: sembrava che fossi sola ed in effetti non mi
importava di niente e di nessuno, non provavo nessuna vergogna
come invece mi accade spesso quando canto o ballo...
Inaspettatamente le sensazioni più forti le ho provate
con "Every little thing she does is magic"...(quel "magic,
magic, magic" urlato a squarciagola da 65.000 persone) e,
come mi aspettavo, con il coro degli Yooooo Yooooo Yo Oh di Regatta
The Blanc...BRRRRRRRR che brividi!
Ma una nota a parte la merita la versione stupenda di Invisible
Sun... E poi tutto il resto: Message in the Bottle, Walking on
the Moon, Roxanne... Mi ha emozionato persino Get up Stand Up
di Marley! L'unica che mi è piaciuta un pò di meno
è stata Don't Stand So Close To Me e onestamente mi aspettavo
che suonassero Spirits in the Material World e che chiudessero
ancora con Message in The Bottle come nel Cd...
E' stato comunque un Evento, con la E maiuscola e sono fiera di
poter dire "IO C'ERO"!
ANGELA
- Dove trovo le parole per raccontarvi quello che ho vissuto?
Ho rivisto i POLICE suonare insieme e ricordo solo un turbinio
di sensazioni... ansia, emozione, lacrime, gioia!!!
Sono arrivata da Napoli e alle 2 ero già pigiata contro
i cancelli d'ingresso per assicurarmi un posto sotto il palco.
Non potevo perdere neanche un frame del MIO concerto!
E tutto mi è sembrato perfetto, non riesco a capire chi
con freddezza "seziona" questo evento per trovarne pregi
e difetti tecnici.
C'erano Sting, Stew e Andy li sopra a suonare e cantare per me.
Era un sogno?
Chi era con me mi ha assicurato di no ma che io ero davvero in
un'altra dimensione.
La magia Police continua, ragazzi...
ENZO
- Conoscevo a memoria la scaletta con i nuovi arrangiamenti ormai
già ascoltata dai precedenti concerti in America ed Europa
e quindi la mia partecipazione con quella dei miei due amici Mimmo
e Domenico è stata totale.
Ho visto il concerto, però, a Monaco qualche settimana
prima e vi assicuro che vedevamo le facce sbigottite dei tedeschi,
che ci osservavano, notoriamente più freddi di noi italiani.
A 43 anni vedere finalmente i Police è stata un'esperienza
esagerata e che ha ulteriormente testimoniato che Sting, da 10
e lode, senza Andy (mio idolo) e Stewart è davvero altra
storia...
Questo spiega perchè abbia sempre portato con se pezzi,
del trio, per scuotere veramente il suo pubblico.
ETTORE
- Mi chiamo Ettore e, prima di tutto, ringrazio Pablo per il sito...
Davvero bello ed esaudiente in tutte le parti. (N.d.r. Troppo
buono anche tu!!!).
Poi che dire??? Il concerto io e la mia family (moglie e figlio
11enne... piccolo batterista), ce la siamo proprio goduta sta
serata... Saltando e cantando sulla tribuna est insieme ad altre
migliaia di stupende persone accomunate dallo stesso sentimento...
I io che li avevo visti l'ultima volta ben 27 anni fa proprio
qui al Palasport... Chiudendo gli occhi è stato come avere
la macchina del tempo... Riaprendoli e vedendo quella marea umana
entusiasta e felice, la realizzazione di un piccolo sogno... E
non voglio svegliarmi... Un saluto a tutti quelli che c'erano.
DAVIDE
- Sveglia la mattina ore 5,45, devo andare a lavorare ma con la
consapevolezza che nelle prime ore del pomeriggio prenderò
baracche e burattini e mi recherò a Torino per il concerto
più importante della mia vita... The Police Live.
Erano anni che aspettavo questo magico momento, ricordo ancora
quando 17enne sognavo ad occhi aperti una cosa del genere.
Comunque torno a casa una lavatina, una mangiatina e una partenza
con il cuore in gola che batte al ritmo di Regatta de Blanc. Inforco
la tangenziale ovest direzione non Torino ma Paradiso sfreccio
sulla strada mantenendo sempre sott'occhio il contachilometri
per non farmi fare una multa dalla polizia. Ad un certo punto
la strada comincia con una serie di ghirigori e cambi di careggiata
ma non demordo, supero un camion poi un altro con la mia ragazza
a fianco che prega in tutte le lingue anche in quelle sconosciute.
Finalmente arrivo a destinazione ma sbaglio strada e mi tocca
tornare indietro, sento già che vicino a me ci sono gli
ambulanti con le loro magliette e così ne vedo uno, mollo
la macchina in mezzo alla strada e compro subito 2 magliette e
una felpa. Mi cambio in macchina e finalmente arriviamo allo stadio.
Compriamo da mangiare e subito dentro. Altra fermata, altra maglietta.
Prendiamo posto e comincia la snervante attesa. La mia ragazza
è lì affianco a me che mi tasta il posto per sentire
la pressione e il cuore fa "Sending out an S.O.S." Verso
le 21.30 finalmente vedo due teste bionde salire sul palco e le
prime note non possono mentire è "Message in a bottle"
in quell'istante vengo catapultato indietro nel tempo, mi rivedo
ragazzino a sognare di andare ad un concerto dei Police e riapro
gli occhi vedendo che effettivamente non è un sogno ma
una stupenda realtà...mi commuovo.
Non c'è tempo di commuoversi è tempo di saltare
e cantare. Grido a tal punto da sgolarmi e così fa anche
la mia ragazza. Ma è ora di tornare a casa ora sì
che potrò dormire sognando di andare ancora a prendere
un biglietto per un altro concerto dei Police!
RAFFAELE
- Mi chiamo Raffaele e ho 39 anni, anche io ero li' in quella
notte magica, chi ha i POLICE nel sangue non poteva mai e poi
mai mancare a questo appuntamento.
Ero emozionato ma non sapevo come avrei reagito a vederli tutti
e tre di nuovo insieme, vi premetto che in questi anni non li
ho mai persi di vista, ho tutto di loro, ma quando hanno portato
la batteria di quel genio che corrisponde al nome di Stewart Copeland
e ho letto sulla grancassa " THE POLICE " allora ho
detto tra me e me "CAZZO E' TUTTO VERO". Siiii non era
un sogno.
L'inizio con Message in the bottle è stato travolgente,
ero in trans. E' vero non riuscivo a muovermi ero ingessato, dicevo
ma che fai non ti muovi non canti non batti le mani... Niente
ero paralizzato non volevo perdermi un solo attimo.
Concerto spettacoloso inebriante una scarica elettrica "DINAMITE
PURA".
Penso senza presunzione che avevamo TUTTI NOI il diritto di rivedrli
di nuovo, ci avevano lasciato senza un saluto vero,
non so se ci sarà un'altra possibilità, ma una cosa
ècerta , io sarò di nuovo lì, in capo al
mondo ma saro' lì.
ALAN
- Erano 25 anni che aspettavo questo momento, dal loro ultimo
concerto a Milano a Redecesio, nel 1982.
Cosa devo dire: la giornata in ufficio è stata tra le più
lunghe. Presa la macchina da Rho (MI) intorno alle 15,00 (purtroppo
non sono riuscito come Pablo ad essere a Torino al primo canto
del gallo) ci siamo precipitati al Delle Alpi.
All'arrivo, le bancarelle con un numero infinito di magliette
dei Police, mi lasciavano intravedere un qualcosa di irreale che
si è materializzato al suono del gong di Copeland. In quel
momento sentire le prime note di Message in a bottle e trovarmi
davanti ancora i tre insieme ho avuto un attimo di paura! Vuoi
dire che sto vivendo il mio feedback della vita e sto morendo?????
No, per fortuna non è così.
Il resto della serata è magia. Non mi rendevo ancora conto
di dov'ero fino all'apparizione della scritta "THE POLICE"
sugli schermi. In quel momento ho pensato: A 39 anni sto piangendo
come un ragazzino di 12.
Adesso sfido chiunque legga questa mia riflessione a far meglio
della recensione di Pablo.
Personalmente non lo conosco ma gli devo molto. Ed anche chi sfoglia
il suo sito gli deve molto. (N.d.r. Grazie Alan, sei troppo buono!).
GIO
- Anche per me è stato "Il Concerto". Lo racconto
a tutti e soprattutto a miei figli (di 11 e 8 anni). Per me cresciuto
a Nutella e Police è stata la realizzazione di un sogno.
Grandissimi, che altro dire ??!!
ILARIO
- Prologo necessario. Mi chiamo Ilario. Ho 34 anni. Ho ereditato
la passione per i Police da mio fratello e mio cugino il quale
ha regalato il doppio di Sting "Bring on the night"
a mio fratello appunto, quando avevo 12 anni.
Pochi mesi dopo avevo tutta la discografia dei Police.
Passa del tempo e fra me e mio fratello una decina d'anni fa nasce
un accordo :"Se mai i Police torneranno insieme anche solo
per un concerto europeo noi ci andremo".
Da quel giorno passano tanti concerti a cui dobbiamo andare insieme...
Ma per un motivo o per l'altro alla fine non riusciamo mai ad
esserci entrambi. Una maledizione.
Finchè con nostra immensa sorpresa non solo ci sarà
una reunion dei Police ma verranno anche a suonare in Italia.
"Questa volta andremo insieme"!
Partiamo da Milano in 6 con una macchina adeguata. Io, mio fratello,
mio cugino e tre amici appassionati.
Partiamo presto, lavoro permettendo, ma arriviamo solo alle 17.00
presso lo stadio. Entrando scopriamo che ci sono delle transenne
che delimitano lo spazio vicino al palco e per un pelo riusciamo
ad entrare prima che chiudano l'accesso. Siamo a 15 metri dal
palco leggermente sulla destra...perfetto, ci piace.
L'attesa passa in fretta grazie alla "Notte della Taranta"
che ci fa sballare (prima o poi mi tocca andare ad ascoltarli
a casa loro con Copeland alla batteria). Successivamente il trio
capitanato dal figlio di Sting, bravi a tratti originali anche
se non ci entusiasmano fino in fondo. D'altronde stiamo aspettando
una leggenda, siamo lì per vivere un sogno lungo più
di 20 anni.
Sul palco spunta una batteria Tama con scritto THE POLICE sulla
cassa; ci rendiamo conto di dove siamo e cosa stiamo aspettanto.
Gli ultimi minuti d'attesa diventano tensione palpabile.
Si spengono le luci. Appaiono. Mi scappa un urlo. Parte Message
in a Bottle. Singhiozzi e lacrime. Veramente indescrivibile (sarò
esagerato ma mi vengono i brividi se ci penso).
I primi pezzi non riesco nemmeno a cantarli. Poi mi calmo, complice
anche la stanchezza, e comincio a godermi il concerto.
I momenti più belli oltre al folgorante inizio sono Wrapped
around your finger di una delicatezza disarmante, Every little
thing she does is magic, Walking in your footsteps, Copeland ai
timpani e mini-piatti è strepitoso, Roxanne e... So lonely
che mi è talmente cara che talvolta mi pare d'averla scritta
io.
Siamo entusiasti e sinceramente i Police ci sembrano più
bravi adesso e soprattutto più bravi di tutti!
Io ho apprezzato molto Andy Summers, 65 anni, 2 ore sul palco
a fraseggiare. Secondo me è un grande chitarrista, ma troppo
discreto ed umile per risaltare. Copeland, secondo me, è
il miglior batterista al mondo. Sting sa essere antipatico ma
è un musicista dal talento raro.
Un concerto pazzesco, meraviglioso perfetto. Il sogno realizzato.
Un unico rimpianto. Peccato che mio figlio (che già a 3
anni apprezza) sia troppo piccolo. Avrei voluto vivere con lui
questo sogno.
ANNA
MARIA - Martedì sono
andata a Torino da Roma per il concerto.
Io me lo immaginavo come una festa, non nel senso nostalgico,
ma insomma il ritrovarsi dopo tanti anni tra il gruppo e i fans
che li aspettano da tanto tempo e che sono cresciuti con loro.
Beh, dal punto di vista musicale nulla da dire, nonostante l'età
la tecnica c'è sempre tutta, ma il frontman, Sting, mamma
mia come è stato freddo, asettico, precisetto
Io non mi sono granchè emozionata, e guarda che ci tenevo
a vederli, ho avuto problemi familiari e mi sono scapicollata
per venire comunque.
Però poi l'impressione è stata quella di aver contribuito
ancor di più, se mai ne avesse bisogno, ad arricchire quel
miliardario che sembrava proprio stesse lì per farci un
favore. Mi sono goduta molto di più gli altri due: Andy
alla chitarra è stato grandioso. Emozionante Regatta de
blanc e le vorticose immagini sui maxischermi dei loro anni d'oro
(loro e nostri!).
Però a parte questo, si la scaletta bella tirata, quasi
tutti i pezzi che ho amato di più, però freddezza
e asetticità...
FRANCESCO
- Viaggio massacrante (1300 Km in un giorno!) ma ne è valsa
veramente la pena! E'stato un concerto da ricordare per tutta
la vita, sinceramente al di sopra delle mie aspettative. Devo
dire che ero un pò titubante sul fatto che oltre ai fantastici
tre non vi fosse nessun altro musicista, ma appena hanno iniziato
a suonare mi sono reso conto che non avevano bisogno di nessuno...
erano semplicemente magnifici!
Mi sarebbe piaciuto sentire, visto che erano in forma eccezzionale,
anche Money for Nothing, che Sting scrisse con un altro mostro
sacro: Mark Knopfler (ogni aggettivo per lui è superfluo)...
Ma va bene così... è stato uno di quei concerti
che fanno bene alla musica... sarà che noi siamo legati
a quegli anni, sarà che ci hanno fatto rivivere momenti
di vita ormai lontana, sta di fatto che sfido chiunque a trovare
attualmente sul panorama musicale mondiale un gruppo capace di
una simile esibizione Live!!!
NICOLA
- Ciao Pablo, solo a rileggerti mi vengono i brividi, ho "bevuto"
d'un fiato le tue impressioni e mi sono quasi commosso. Mio figlio
di 10 anni ed io eravamo in alto sopra la tribuna stampa, la visione
di tutto il catino gremito era impressionante, i volumi perfetti
e alti venivano a volte nascosti dall'unanime coro che si alzava
dal pubblico!
Ascoltando Don't stand so close to me e Every little thing she
does is magic mi è successa una cosa strana: eravamo come
sotto ad una campana di vetro, i Police ed io, loro suonavano
per me, ascoltavo rapito e pensavo a me stesso, alla mia vita,
mia moglie che amo alla follia, i miei bellissimi tre bimbi, pensavo
a quando tredicenne, ho ascoltato per la prima volta i Police;
un amico aveva un Lp di colore blu con tre visi sconosciuti...non
sapevo chi fossero ma l'inizio di Message in a Bottle mi stordiva,
non arrivavo mai a metà brano, rimettevo continuamente
la puntina del piatto al punto di partenza......pazzesco.
Sono cresciuto a pane e Police (se mia madre fosse venuta al concerto
avrebbe cantato tutte le canzoni a memoria)...ieri in auto i miei
tre bimbi (10, 7, 3 anni) cantavano tutti assieme Message in a
Bottle (tra me e me sorridevo e piangevo).
Ho atteso 25 anni questo momento, ho acquistato i biglietti il
17 Aprile attendendo pazientemente l'evento!
Il giorno è arrivato ed è stato P E R F E T T O
in ogni cosa, l'ho fatto mio, è dentro di me e ci resterà
per sempre.
Grazie Pablo che raccogli (e comprendi) queste impressioni.
MATTEO
- Finalmente si è realizzato un sogno, l'attesa è
stata lunga, ma ne è valsa la pena.
Sono partito dalla Sardegna, ero in prima fila, è stato
tutto semplicemente memorabile, incredibile, superlativo, indimenticabile.
Message in a bottle, che dire? Perfetta, Sinchronicity II, bellissima
con i colori giallo, blu, rosso che ti ricordavano che era tutto
vero. Driven to tears, la mia preferita di sempre, magistrale.
Every little thing she does is magic, da pazzi. Walking on the
moon, lo stadio vibrava. Roxanne, perfetta. Every breath you take,
lacrime su lacrime. E poi tutte le altre sempre da brividi e pelle
d'oca.
Ho sempre apprezzato la carriera solista di Sting, l'ho pure visto
dal vivo, ma i Police sono tutta un altra cosa, sono la sua nemesi
perfetta.
Ho avuto pure la fortuna di avere un regalo in più, la
bacchetta di Stewart Copeland, il completamento di un sogno per
me che sono pure batterista e che sono rimasto ore su ore sui
ritmi del sorridente Stewart.
Spero che non sia stata la loro ultima volta in Italia, devono
continuare assieme, lo devono fare per la gente in delirio che
c'era al delle Alpi.
Grazie Police
LORENZO-
Penso di esprimere il sentimento comune a tutti i fans, dopo aver
visto i Police a Torino: è stata una grande serata e loro
sono stati a dir poco eccezionali.
Non pensavo di ritrovarmi 40enne a vederli dal vivo e a cantare
tutte le loro canzoni, ma così è stato!
Credo che i complimenti al Trio e i ringraziamenti di ogni genere
si sono oramai sprecati un po' su tutti i mass-media.
Personalmente posso così sintetizzare le cose positive,
e perché no, quelle negative della serata.
Positivo il gruppo, nel senso musicale del termine, ma questo
era fuori discussione.
Positvo il repertorio proposto: 360° dei 5 album.
Positivo l'impianto audio: dove eravamo noi si sentiva benissimo.
Negativo il posto dove eravamo, in rapporto al prezzo del biglietto:
ahimè, troppo lontano!
Negativa la durata dello show: neanche 2 ore. 19 hits senza però
che il Trio si sia concesso qualche fuori programma, magari in
italiano (opinione diffusa, da quanto ho sentito...).
Ovviamente questi appunti negativi sono solo dettagli che spariscono
in fretta lasciando solo il bellissimo ricordo di un concerto
che, anche per me, rimarrà IL Concerto, per sempre...
TONY
- Era il 4 luglio del 1982, quando i Police fecero tappa a Milano,
dove abito, in occasione del loro Ghost in the machine tour. Allora
ero poco piu' che un ragazzino di 16 anni.
I Police li avevo sentiti 3 anni prima, grazie ad una cassetta
registrata che mi era stata prestata.
Fra i vari pezzi di autori vari, ne spiccava uno molto bello,
trascinante e pieno di carica.
Si trattava di MESSAGE IN A BOTTLE.
Quello del 1982 era stato l'ultimo loro concerto cui avevo potuto
assistere.
A distanza di 25 anni mai e poi mai avrei potuto pensare di rivederli
ancora!
Di essere ancora affascinato dalla loro energia, dal loro carisma
e da quella atmosfera strana, quasi magica che i loro concerti
sprigionano.
La performance dell'altra sera è stata rispetto al passato,
se vogliamo, ancora più raffinata ed elegante. Si percepisce
l'esperienza dei 3. Naturalmente spero che tutto non finisca col
tour in Oceania.
Chissa' magari il sogno continua!......
MIMMO
- Ciao sono Mimmo, ero lì. Ho 31 anni, e 20 ne sono passati
da quando per la prima volta.....
1986
Tutto cominciò nel lontano 1986 quando un giorno mio fratello
si presentò a casa nientedimeno che con l'intera discografia
di un gruppo!!! Mi disse di aver fatto un grande affare acquistando
5 lp in una bancarella a Napoli. Avendo sempre avuto una passione
per le sue cose, rimasto solo a casa, sbirciai tra i dischi. Per
prima cosa ne guardai le copertine e ricordo che fui incuriosito
dalle foto e colpito dai "cantanti". Ai miei occhi di
bambino le 3 persone ritratte sul disco sembrarono un pò
come supereroi dei fumetti. Ed era un bel complimento per quei
tre, visto che all' epoca di fumetti ne mangiavo un bel pò!
Alla fine scartando tra un disco e l'altro tirai fuori un vinile,
lo appoggiai sul piatto, posizionai la puntina, e partì
il primo brano.
La canzone era ROXANNE
il gruppo si chiamava THE POLICE.
Cominciò un' avventura fatta di quotidiane scoperte di
pezzi nuovi, 5 dischi da ascoltare tutti per me.... ed ognuno
era più bello dell'altro. Da non credere.... era punk...
no era regge, anzi rock... no!
Era magia!! erano i Police!!!
Non bisognava essere esperti di musica per capire che in quel
sound c'era qualcosa di nuovo, una sensazione diversa da quella
trasmessa da altri gruppi... insomma in poco tempo feci miei tutti
i pezzi e... fu allora che cominciai a chiedermi che fine avesse
fatto il gruppo. Spulciando tra biografie e leggendo le varie
dichiarazioni dei Police ci volle poco per capire che il gruppo
si era sciolto e non si sarebbe più riunito.
In seguito a questa "scoperta", l'ascolto dei brani
continuò.... ma una sgradevole sensazione si aggiunse a
quelle solite. Era NOSTALGIA.
Nostalgia per un gruppo che si è sciolto troppo giovane.
Nostalgia per qualcosa che è stato ma non potra mai più
essere!
2007
E' successo tutto così in fretta, l'annuncio del tour,
l'acquisto dei biglietti e poi il concerto!
Ora sono a casa, ho messo in cuffia roxanne, stavolta in mp3
La nostalgia....
GIGGIO
- Posso dire...IO C'ERO. E non da solo. Pullmann da Roma, in 35.
Il più bel concerto della mia vita (e ho visto Genesis,
Pink Floyd, Sting una quindicina di volte, Peter Gabriel, Springsteen,
U2...).
E' stata la semplicità e la genuinità di quei tre,
che secondo me si sono divertiti da pazzi e hanno fatto divertire
anche me.
ANDREA
- Sono Andrea, ho 40 anni. Ora come l'ultima volta che li ho visti
in quell'inverno dell'84 a Roma, un 'emozione infinita. Ora come
allora ho cantato e ballato per due ore inebriato dal magnetismo
di Sting, dalla forza di Copeland e dalle magie armoniche di Summers,
colonna sonora di una vita, momenti belli e brutti sempre accompagnati
dai tre Police ed ora erano di nuovo lì davanti a me, come
ritrovare tre vecchi amici...
Loro grandi grandi grandi e immortali e io di nuovo ragazzo...
Grazie di questa serata e per aver contribuito a rendere la mia
vita bellissima, legata davvero intorno alle vostre dita....
GIANNI
- Mi chiamo Gianni e ho 48 anni, martedì sera ero al Delle
Alpi e devo ancora riprendermi.
Il 4 aprile dell'80 mi ci volle una settimana per capire cos'era
successo e vi garantisco che non ero alterato da alcool o altro....
Alle 17,30 ero già allo stadio e scopro immediatamente
che sarà una serata di quelle che non dormi mai se non
fosse che
il mio posto a sedere è al terzo anello e all'inizio della
fila. Immediatamente mi ha pervaso un senso autolesionismo pensando
di aver affidato l'acquisto del biglietto ad un conoscente, che
ho delegato già a metà aprile, infatti ho ricevuto
il plico il 24 dello stesso mese. E' vero che ero in tempo a cambiarlo
con qualcuno, ma ero fiducioso.
Tutto questo per dire che è stato tutto magnifico ma, l'acustica
dal mio seggiolino e dei miei compagni di viaggio era veramente
pessima, tant'è che alcuni soli di Andy si sentivamo malissimo
e in alcuni casi non si sentivano proprio.
Spero ci sia una prossima volta.
Invia le tue impressioni
ed i tuoi ricordi sul concerto di Torino spedendomi una e-mail.
I testi migliori verranno pubblicati all'interno di questa sezione,
ovviamente col tuo nome!
Qui di seguito una raccolta
di articoli sul concerto di Torino dei Police pubblicati sulla
stampa nazionale:
ANSA: La
musica dei Police è ancora uno spettacolo
LA REPUBBLICA: I
Police conquistano l'Italia. Brani-cult, folla e tanta emozione
CORRIERE DELLA SERA: I
Police si scatenano, festa allo stadio
LA STAMPA: Ma
qui è un tripudio di zazzere grigie
LA STAMPA: I
magnifici tre al grand hotel "Delle Alpi"
TISCALI: Police
riuniti
ROCKOL.IT: I
Police a Torino: una notte tra calore e freddezza
SKY: Police,
la reunion a Torino
ULTRASONICA: Live
report The Police
LO SCHERMO: "Reunion
tour" dei Police: il rock ha ancora molto da dire
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